by antonio | Mag 26, 2014 | |
Il caso di Cavezzo è emblematico per l’entità dei danni causati dal sisma che ha provocato crolli di interi isolati e demolizioni integrali di edifici residenziali, oltre ad un danneggiamento diffuso in centro al paese e nei fabbricati agricoli circostanti. La necessità di ripensare ad una nuova struttura di spazi aperti nella centro del paese prescinde dalla ricostruzione degli edifici crollati. La debole centralità lineare, lungo la strada statale, ha la possibilità di essere implementata fino a divenire una vera centralità che, oltre a fornire infrastrutture e servizi, potrebbe conferire una nuova identità al paese. La strategia di configurare una nuova spina centrale di spazi aperti è alla base di una diversa forma di ricostruzione: questa assegna grande valore al progetto della struttura e della forma degli spazi aperti aumentando la qualità urbana e riducendo la vulnerabilità sismica. La ricostruzione può, infatti, configurarsi con l’edificazione di nuovi edifici e spazi aperti oppure solamente attraverso un sistema articolato di spazi pubblici in grado di riattivare una rete di relazioni sociali e di riconnettere ambiti sinora separati. [Show slideshow] anno: 2013 luogo: provincia di Reggio Emilia committente: regione Emilia Romagna programma: proposta per piano di ricostruzione A. M. Azzolini, A. Mannino con A. Pola, C. Dolci, N. Russi,...
by antonio | Mag 26, 2014 | |
La concentrazione della volumetria in un unico “Landmark”, un cippo stradale che segna il miglio lungo la storica radiale in entrata dalla città, libera il suolo che si ridefinisce come un bastione attrezzato, proteggendo i residenti dalle rumori delle funzioni circostanti. L’edificio, caratterizzato dai grandi terrazzi, si pone come nuovo attrattore sociale e simbolo di una cultura di housing basata sulla condivisione di servizi e spazi di aggregazione in quota, dove poter socializzare godendo di un panorama fuori dall’ordinario. [Show slideshow] anno: 2011 luogo: Milano committente: Fondazione Housing Sociale superficie: 11.000 mq programma: progetto per un nuovo edificio e risistemazione degli spazi pubblici servizi: concorso A. M. Azzolini, A. Mannino con M. Tedesi e F. Moretti, A. Frontini, M. Trezza, S. Gianoli, M....
by antonio | Mag 26, 2014 | |
How can we imagine a contemporary public space into fast growing cities, in between over scaled urban buildings and venues, where open spaces are mainly used by transportation? The challenge is to fit, into the contemporary realms, a new way of public space that brings back and combines some of the lost urban qualities. A space with its own identity and internal quality. A human scale space that activates public social exchanges. A space in which stay without any specific function. A space of protection, silence and concentration. A space intimate and domestic” as a public room into urban fabric. A standardised public space would allow to reduce considerably the construction time. But it also permits to control realization and costs and to guarantee high quality design standards. A Prefab Public Space, indeed, could be customisable according to the needs of the places. Different PPS modules, moreover, can be combined among them, establishing wider and better articulated systems. It is the answer to different demands, developing a quality potentially spreadable on the territory. [Show slideshow] anno: 2009 luogo: Hong Kong – Shenzen committente: biennale di Hong Kong programma: 2 padiglioni per la biennale del 2009 servizi: concept A. M. Azzolini, A. Mannino e C. Marra c/o Laboratorio Permanente, N....